Chiunque stia per dare in affitto una casa sarà nel dubbio su come affittarla. Esistono molte forme di locazione in termini di anni di contratto, opzioni di rinnovo, clausole di cessazione, etc.., ma anche per quanto riguarda gli aspetti economici e di conseguenza fiscali. Canone libero o canone concordato? Iniziamo con il chiarire meglio cosa significhino.
In canone libero posso affittare il mio immobile al prezzo che desidero; la corrisposta di affitto viene pattuita tra il locatore ed il conduttore e poi sancita in contratto tra le parti, contratto di locazione che viene regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate.
Nel canone concordato, invece, non possiamo affittare l’immobile al prezzo che desideriamo; la cifra dell’affittanza è stabilita secondo un complesso calcolo che tiene conto di molti fattori: ad esempio la dimensione, se la casa è in zona di pregio, se ha ascensore, aria condizionata, balcone e così via.
Il calcolo del canone concordato varia da provincia a provincia; a Bologna è differente da altre città. Ci si potrebbe allora domandare quale sia l’utilità di utilizzare il canone concordato se ci fa guadagnare meno soldi.
E’ vero, certamente il canone di locazione, usando il concordato, sarà inferiore a quello domandabile sul mercato in canone libero, però non dimentichiamoci delle tasse. La fiscalità ha un peso importante.
Se userete il canone libero il quantitativo di danaro che ne otterrete sarà tassato come un reddito qualsiasi, entrando nella vostra dichiarazione dei redditi ed applicando, sul cumulo, l’IRPEF nello scaglione raggiunto. Il reddito della locazione contribuisce a far crescere l’imponibile della dichiarazione portandovi potenzialmente verso scaglioni IRPEF sempre più elevati. Vi riportiamo, a promemoria, gli scaglioni:
– da 15.001 fino a 28.000 euro 27%
– da 28.001 fino a 55.000 euro 38%
– da 55.001 fino a 75.000 euro 41%
– oltre 75.000 euro 43%.
Se userete il canone concordato, invece, pagherete la cosiddetta cedolare secca, ovvero il 10% di imposta sul valore annuo della locazione.
Questo reddito, quindi, non contribuirà a fare salire il vostro imponibile facendovi rischiare di arrivare ad uno scaglione IRPEF successivo all’abituale. Affittiamo quindi ad una cifra inferiore come valore di locazione, ma pagando seccamente il 10% di imposte ci evitiamo di andare verso scaglioni IRPEF sempre più elevati e onerosi. Bisogna fare molto bene i conti e per farlo devi sapere quanto vale la locazione usando il canone concordato. Per calcolare l’affitto massimo che potrai applicare in concordato, usa il nostro calcolatore per il canone concordato nella provincia di Bologna. Clicca e scarica il tutorial per capire come funziona.
Consideriamo poi che l’IMU sugli immobili locati a canone concordato (di cui alla legge n. 431 del 1998) è ridotta al 75%. Con il risparmio IRPEF e IMU si configura un vantaggio fiscale notevole.
A volte affittare in canone libero dà solo l’illusione di guadagnare di più, perché poi arriva la batosta fiscale. Per calcolare il canone concordato e farsi i conti in tasca è necessario effettuare un complesso computo. Con il nostro calcolatore per il canone concordato nella provincia di Bologna, non sbaglierete. Purtroppo, tuttavia, non potrete usare il calcolatore se non siete associati, oppure se non avrete acquisito uno dei nostri servizi online.